domenica 21 aprile 2013


PETER EISENMAN, CASA GUARDIOLA, CADICE 1988
Stratificazione, Rotazione, Intersezione

Eisenman dà una risposta finalmente innovativa a un vecchio problema della nuova architettura: il movimento. Per Einstein lo spazio è tempo ed a questa idea si associa anche la velocità, quale dato strutturante la società industriale (automobile, aereo). E’ con il Bauhaus di Gropius  che l’assoluta evidenza di come un edificio possa essere percepibile solo attraverso il movimento diventa paradigmistica.
Peter Eisenman scopre una nuova tecnica, il BLURRING, ossia lo “sfocamento”. Il movimento diventa l’ispirazione concettuale e allo stesso tempo la tecnica con cui organizzare un nuovissimo modo di progettare, non è più un movimento solo interpretato. Origine dell’idea è nel futurista G.Balla  (Dinamismo di un cane al guinzaglio, 1911) ma l’immagine più nota è sicuramente il Nudo che scende le scale di Marcel Duchamp.


L’immagine è una serie di sovrapposizioni della figura come in un fotogramma  scattato con un tempo troppo lungo in cui i singoli movimenti sono sovrapposti.
Il BLURRING fa la sua prima apparizione nel progetto di Casa Guardiola a Cadice, redatto nel 1988. Numerevoli sono le suggestioni del progetto come “l’avere una complessità dialettica estremamente più sofisticata (una logica che contiene l’illogico) per cui il concetto di luogo deve contenere il concetto di Non Luogo”. Ciò che cerca di raggiungere Eisenman è la “registrazione di un movimento”, egli disegna casa Guardiola sul movimento ondulatorio di una “L”, generando geometrie che ruotano, derivano, dondolano, ruotano una sull’altra in pianta, sezione e alzato.


Attraverso questi movimenti si vengono a creare a volte con l’incastro, altre con la sottrazione, altre ancora con l’intersezione gli spazi e si forma il percorso che attraversa, scendendo, la costruzione e nasce, soprattutto, una nuova estetica. Che le onde del mare, che le tracce di quel movimento sulla sabbia possano rappresentarsi in architettura e darci un nuovo paradigma di movimento è un esito molto importante … trasforma l’idea in un vero e proprio processo generativo.


Eisenman non è un architetto tradizionale, bensì un "artista-concettuale." Per lui l'architettura diventa una sorta di operazione "sintattica" basata sui volumi, sulle sovrapposizioni, sulla rotazione e stratificazione di layer. In Casa Guardiola i vuoti e i pieni sono proprio determinati dalle oscillazioni che creano dei "campi d'azione", i quali si muovono in un ragionamento dinamico e fanno sì che l’architettura diventi una forma integrante del paesaggio. 


Nel progetto per la Casa Guardiola Eisenman applica i principi della GEOMETRIA BOOLEANA, ossia parte da una forma geometrica a L e comincia a duplicarla e ruotarla nello spazio tridimensionale, ricavando forme in negativo e positivo e attraverso le regole della geometria booleiana di volta in volta decide le sottrazioni o le intersezioni da operare; ne deriva un meccanismo di oscillazione e movimento ispirato certamente dalla presenza del mare. In questo progetto logica e irrazionalità sono componenti che si intersecano indissolubilmente nell’edificio/luogo partendo dalla semplice forma della “L”, che rimane l’imprinted form, la quale ricorda e registra ogni movimento del modello.

Eisenman applica la tecnica del Blurring simultaneamente al nuovo fabbricato e al preesistente nell'Aronoff Centro per le arti di Cincinnati, dove entrmabe le geometrie vengono duplicate e ruotate, creando un moto ondulatorio doppio: uno legato al vecchio edificio più geometrico ed uno più fluido per le nuove funzioni. Anche qui l'architetto ricorre ad un gioco di incastri, sottrazioni, intersezioni, conformando nuovi spazi e volumi che si proiettano nel sito.


Eisenman applica questi concetti anche a scala urbana nel progetto del Rebstock Park di Francoforte. Folding (piegatura), graft (innesto) e scaling (riduzione-allargamento) contribuiscono a creare uno spazio molto ricco: il terreno si trasforma da lastra su cui poggiare i volumi in un insieme compatto di spazi, strade, edifici e sistemi verdi per contrapporre alla discontinuità la continuità tra uno spazio e l'altro.





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